La presenza, ovvero perché filosofare
di Giacomo Dallari - Il concetto di presenza, quindi, segna una discontinuità tra noi e gli altri viventi nel segno della relazione e della comunicazione
di Giacomo Dallari - Il concetto di presenza, quindi, segna una discontinuità tra noi e gli altri viventi nel segno della relazione e della comunicazione
di Primavera Fisogni - La ricerca della speranza, oggi, si accompagna più che mai alla giustificazione di un percorso sensato e a misura di ciascuno, perché si possa davvero, concretamente credere in questa possibilità di fioritura personale.
di Giulia Pratelli - L’ossessione per la crescita è l’ossessione per la “brandizzazione” perenne del sé, per il fatturato personale, ed è molto pericolosa perché impedisce al nostro campo interiore di fiorire in modo proprio.
di Giacomo Dallari - È capitato poche volte nella storia dell’uomo che una condizione fosse così generalizzata da caratterizzare l’intero pianeta come quella dovuta alla pandemia tutt’ora in corso
di Federica Biolzi - Le ondate di odio, risentimento e indignazione sono una manna per l’engagement. Le reazioni scomposte sono quelle che a più buon mercato e con poco sforzo generano like, commenti, condivisioni; tutti parametri che sulle piattaforme [...]
di Luigi Serrapica - l’ambiente online – per il fatto di essere strutturato attraverso determinate piattaforme, all’interno delle quali possiamo esprimerci per lo più dicendo solo che qualcosa ci piace o non ci piace, senza vie di mezzo e [...]
di Primavera Fisogni - L’immunizzazione, io sostengo, fornisce probabilmente la chiave per capire questa interconnessione: portando dentro il nemico, essa chiarisce il processo che volge l’ostilità in pacifica coesistenza, ovvero una permanente transizione dal conflitto alla sua sistemica regolazione.
di Alberto Basoalto - La decostruzione di cui parla Derrida non inventa e non afferma, non lascia venire l’altro se non nella misura in cui non soltanto è performativa, ma continua anche a perturbare le condizioni del performativo e [...]
di Federica Biolzi - I grandi scienziati della storia, e quelli che ho avuto modo di conoscere in questi anni, sono sempre irrequieti, mai soddisfatti, sempre alla ricerca della domanda ulteriore, sempre pronti a spingere il macigno di Sisifo [...]
di Bruno Mastroianni - La reazione è innescata di solito dalla questione prioritaria che si avverte intaccata: la propria identità. In una discussione chiunque, anche il più distaccato, porta sempre nelle sue argomentazioni ciò che lo rappresenta e che [...]
di Federica Biolzi - Si direbbe che la filosofia tenda, in un modo o nell'altro, a neutralizzare il tono, vale a dire ad assumere un tono, per così dire, "neutro", scevro da specificità, proprio in nome delle categorie che [...]
di Federica Biolzi - Vi è una matrice storica comune in tutta l’umanità, che ha avuto un’origine africana recente, e che la nostra diversità deriva dall’emigrazione e dai successivi spostamenti delle diverse popolazioni. Questo processo ha dato origine [...]
di Alessandro Montefameglio direttore di Sophia - Consiglio a tutti la lettura di un libro, in questi assurdi giorni che la natura ci costringe a vivere. Si tratta del Viaggio intorno alla mia camera, dello scrittore in lingua [...]
di Gianfranco Brevetto (ITA/FRA) - Si tratta qui di un problema difficile: quello della continuità e della durabilità del mondo. Occorre pensare, nello stesso momento, alla sua permanenza, alla sua durabilità (si potrebbe dire alla sua perseveranza nell’essere) e [...]
di Gianfranco Brevetto - Dopo le sferzate di Copernico, Darwin e Freud, la pandemia ha messo l’umanità a nudo. Ci troviamo di fronte a cambiamenti individuali e collettivi che non risulteranno facili. Dobbiamo imparare a interrogarci sul mondo.
di Giacomo Dallari - Esiste quindi una sorta di discontinuità tra conoscenza, coscienza e comportamento. Le motivazioni potrebbero essere moltissime e molte delle quali sono del tutto naturali e umane.
di Maria Luisa Petruccelli - il virus, con la sua possibilità esponenziale di contagio, ha condizionato e ridefinito modi, abitudini e spazi del nostro vivere: ci costringe a cercare un equilibrio
di Gianfranco Brevetto (ITA/FRA) - Questa esperienza ci ha obbligati anche a guardare al di fuori. A pensare anche alla salute degli altri. A preoccuparci dei più deboli, coprendoci il viso per proteggerli facendo la spesa
di Primavera Fisogni - Ma perché l’uso ossessivo della rete distacca dal mondo reale, o mondo della vita (Lebenswelt) secondo la tradizione fenomenologica? Cosa possono insegnarci questa e altre forme di dipendenza? Se nell’abuso di sostanze intervengono fattori biochimici [...]
di Bruno Mastroianni - Esiste una modalità argomentativa manipolatoria di cui si abusa nel dibattito pubblico online e offline: è quella dell’argomento del caso estremo. Fa parte delle argomentazioni che vengono sviluppate attraverso gli esempi più che con i [...]
di Giacomo Dallari - Tutta la letteratura per bambini, quando prende forma per davvero, non evita le emozioni, non ne censura nessuna, non ignora la complessità e non la sottovaluta
di Primavera Fisogni - La capacità di osservazione e problematizzazione dei bambini, anche molto piccoli, rivelano uno sguardo teorico assai fine, capace di aprire la mente agli adulti
di Federica Biolzi - I “perché” dell’infanzia originano da uno sguardo “puro” sul mondo, non contaminato da sovrastrutture, da idee preconfezionate o dall’abitudine, uno sguardo costantemente accompagnato dalla meraviglia della scoperta (per questo i bambini sono “naturalmente filosofi”.
di Gianfranco Brevetto- Il caso di Avicenna è estremamente interessante per la sintesi che riesce a operare in campo filosofico tra vari filoni della tradizione precedente, nella fattispecie tra l’innatismo di Platone e l’empiricismo di Aristotele
di Gianfranco Brevetto - Ciò che io chiamo filosofia della longevità è la presa di coscienza della brevità dell’esistenza e dell’imperativo di goderne fino alla fine