Educare per riconoscere le unicità delle persone. Intervista a Sandra Matteoli e Remo Fracassini
di Gianfranco Brevetto -Prendersi cura dell’altro presuppone, in primo luogo, il riconoscimento dell’unicità di ogni persona.
di Gianfranco Brevetto -Prendersi cura dell’altro presuppone, in primo luogo, il riconoscimento dell’unicità di ogni persona.
di Sandra Matteoli -Infine, è molto importante l’interrogarsi sulle situazioni in cui il genitore non è in grado di aiutare il proprio figlio e la sua “autorevolezza epistemica” è messa in discussione.
di Giacomo Dallari -Adorno e Horkheimer propongono Ulisse come immagine emblema dell’uomo occidentale civilizzato e assoggettato al sistema di dominio rafforzato e custodito dall’industria culturale
di Giuseppina Fabrizzi - Mi rendo conto quanto non debba essere stato facile portare avanti le sue idee, quanto sarebbe stato più semplice non andare contro corrente.
di Giacomo Dallari -Le narrazioni storiche conferiscono alla periferia una connotazione negativa che a livello linguistico vede al termine città contrapporsi quello di “non-città”
di Maurizio Parente - Il pedagogista, nella costruzione della sua relazione di aiuto trova un grande alleato nell’utilizzo della parola, così come altre professioni di confine con le quali collabora
di Sandra Matteoli - In ogni situazione che ci troviamo ad affrontare dobbiamo innanzitutto riflettere su quale approccio adottiamo per conoscerla e comprenderla.
di Lia Fiore - Riuscire ad individuare tempi dedicati all’ascolto, alla proposta, al silenzio, all’espressione della corporeità non è aspetto da dare per scontato
di Francesca Sartor - Durante la mia esperienza di referente mi è capitato spesso di riflettere su questo incarico, cercando risposte oggettive
di Federica Biolzi - Più che di fragilità dell’educazione si tratta dell’evidenza di una crisi dell’educativo in atto da tempo e che riguarda diversi aspetti: genitorialità, famiglia, scuola, società e, per alcuni versi, la fiducia stessa nell’educabilità della persona [...]
di Monica Pratelli -Le difficoltà grafo-motorie interferiscono notevolmente sul benessere psicologico degli alunni, poiché la scrittura rappresenta la componente più visibile dell’apprendimento.
di Chiara Ciano, Sandra Matteoli, Stefania Petrone - Buona prassi è continuare a porsi domande e cercare delle risposte, rivedendo continuamente le modalità del fare, non necessariamente per modificarle, ma perché esse restino adeguate alle finalità e agli obiettivi
di Federica Biolzi - La scuola non è fatta solo di compiti e lezioni, ma soprattutto di amici, compagni e persone su cui poter contare. Questo lo hanno imparato tutti, ragazzi con e senza disabilità.
di Giacomo Dallari - e scienze umane, da sempre, hanno avvertito la necessità di interrogarsi sull’incontro con l’altro, sui contenuti che si mettono in gioco, sulle dinamiche che si instaurano e sulle strategie che possono implementare e aiutare il [...]
di Alessandro Bozzato - La Pedagogia è una scienza del comportamento e suggerisce che l’esperienza singola vale quando è in grado di consentire un raffronto dialettico e dinamico con altre esperienze condivise dalla comunità di ricerca
di Maurizio Parente - La pedagogia ha la possibilità di reinterpretarsi quale scienza il cui compito è innanzitutto quello di un’educazione al pensiero libero, senza mai rinunciare alla legittimazione teoretica di tale libertà.
di Sandra Matteoli - In una prospettiva ecologica e sistemica la possibilità di raggiungere risultati attesi dipende dall’interazione di molteplici variabili in un determinato contesto storico e socio - culturale
di Orietta Ciammetti - Sul palcoscenico di una artificiosa e scandalosa normalità del contesto familiare, interna ed esterna, la morte rappresenta la punta dell’iceberg di una vita di coppia e di famiglia caratterizzata da maltrattamenti fisici e morali, privazione [...]
di Francesca Saliceti - I due decenni trascorsi del Terzo Millennio, pur presentando a livello globale uno scenario in repentina evoluzione, si sono distinti soprattutto per l’incertezza, l’instabilità, e la presenza di nuove emergenze.
di Angela Falchetti - Il professionista da considerarsi come ricercatore che, attento all’analisi del contesto e alla rilevazione dei bisogni, accolga agendo e individuando, nel corso dell’esperienza, le strategie più funzionali alla soluzione del problema, di correggerle e affinarle [...]
di Susi Panchetti - L'esperienza soggettiva determina i cambiamenti: ricevere uno stimolo, un premio, un'informazione ovvero una frustrazione oppure, nel caso del sorriso dell'educatrice, un rinforzo, sono tutte azioni che generano relazioni interpersonali tipiche della relazione educativa.
di Lia Fiore, Francesca Sartor, Chiara Ciano - Nasce una relazione tra Giovanni e Lucia, una presenza reciproca in cerca di un input perché diventi presenza che crea valore.
di Chiara Ciano - A Scampia abbiamo scelto di venire prima di tutto per stare tra la gente e poi per fare educazione. Vogliamo essere una presenza per, con e tra questa gente il più possibile.
di Sandra Matteoli - Ogni crisi va vissuta come momento di rottura che non comporta necessariamente un esito negativo: alla rottura può seguire una ricomposizione, un restauro o un rinnovamento.
di Gianfranco Brevetto - la visione epistemologicamente della matematica come scienza esatta appartiene a un passato che è ormai superato. Il "legame" con "concetti, teoremi e assiomi" indiscutibili è ormai inesistente