di Claudio Fratesi
I
Nella mia attività di Psicoterapeuta ho incontrato persone che seppur in maniera differente avevano problematiche sulla condotta sessuale.
Dai casi più gravi, quelli che riguardano gli abusi subiti nell’infanzia, alle situazioni più leggere come le disfunzioni sessuali in coppie che complessivamente funzionano abbastanza bene e i problemi della sfera sessuale rappresenta l’aspetto concreto di un disagio relazionale.
Resta la domanda come mai la sfera sessuale abbia , nonostante i cambiamenti della società, comunque un così grande potere.
Ci sono fattori culturali e sociali che sicuramente influiscono molto in questo ambito. Il sesso rappresenta una dimensione relazionale autonoma ma è nel contempo anche metafora del rapporto in toto.
Il sesso non ha solo una dimensione privata ma ha anche una forte valenza sociale e collettiva.
” Il sesso divide gli uomini” sosteneva Freud. Li rende competitivi e in tutte le competizioni ci sono immancabilmente vincitori e vinti, con i rispettivi correlati emotivi.
Il sesso condensa le emozioni, le amplifica, le concretizza, le riassume.
La violenza sessuale è tra le peggiori violenze possibili ma anche l’estasi sessuale è tra le più potenti estasi che l’essere umano possa vivere.
Il sesso come una sorta di pietra filosofale.
Traduce e condensa molte emozioni in un qualcosa che può diventare estremamente intenso e complesso che è difficile dirimerne i fili.
Perché siamo attratti o no da una determinata persona?
Perché quella persona poco attraente fino a poco tempo prima si trasforma poi in un essere che vogliamo e desideriamo così tanto da scavalcare paure e andare a patti con noi stessi come fosse irresistibile?
E all’opposto perché persone che ci hanno fatto perdere la testa nel passato risultano oggi inerti ed è difficile capacitarsi di come un tempo siano state così potenti nei nostri confronti?
Sesso riassunto dell’amore, della passionalità, ma anche della possessività, dell’irrazionalità della cosificazione di un essere umano.
Sesso come metafora delle comunicazioni.
Metafora della relazione.
Molte disfunzioni sessuali sono la metafora di una disfunzione relazionale e attraverso il sesso, del quale non abbiamo il controllo, evitiamo di assumerci la responsabilità di dire : “Non ti voglio più!”
E attraverso la disfunzione sessuale ci si libera da questa responsabilità ,che metterebbe tutti gli equilibri di coppia in grande crisi, non solo nei confronti dell’altra persona, ma anche nei confronti di se stessi.
Sesso necessario, sesso, obbligato, sesso sinonimo di giovinezza e metafora del benessere.
Una antica storia racconta che ci sono coppie principalmente legate per la testa, altre principalmente legate per il cuore e altre ancora principalmente legate per il sesso.
Si tratta di tre ambiti che nelle coppie funzionali sono mescolati in un equilibrio variabile sincronico con le fasi del ciclo Vitale della famiglia.
Ma ci sono anche dei casi dove il legame sessuale è fortissimo e alcune coppie continuano ad avere rapporti nonostante la loro relazione a due sia frantumata o persino violenta.
Sesso desiderato, sesso temuto, sesso fonte di piacere estremo ma anche sesso come forma di sottomissione e disperazione. Sesso e follia, tutte le religioni regolamentano il sesso, perché è ritenuto tra le forze più potenti, capaci di fare impazzire una persona e di renderla incontrollabile.
Ancora Freud sosteneva che persone normali possono avere una sessualità perversa mentre persone disturbate hanno sicuramente una sessualità disturbata.
Tratterò di un caso che può essere esemplificativo di come un comportamento sessuale abnorme sia stato la causa principale dei problemi di coppia e tuttavia è stato investito di una Valenza enorme che riguardava l’autostima, la gratificazione e nello stesso tempo una inesorabile condanna .
II
Non è facile ritrovarsi a 50 anni con una famiglia divisa, stretto in una rete di relazioni con donne che sono vissute come desiderio e dovere, prede e predatrici nello stesso tempo.
Gioia e dolore fusi in un tutt’uno informe, una situazione soffocante.
Non è facile passare da un letto ad un altro senza più sapere il perché e chi decide di farlo, con tanto viagra in corpo.
Senza sapere se si ha voglia di fare sesso o se si deve farlo.
Ed è disperante trovarsi costretti a doversi masturbare ogni giorno per avere la prova di essere virili, potenti, veri uomini.
Non è il caso di un uomo dotato di una carica sessuale eccezionale ma si tratta di un uomo normale ma malato, un uomo costretto a rincorrere donne.
Costretto ad avere erezioni a comando per non sentirsi umiliato, controllato e sottomesso dalle donne.
Un uomo che non sa più cosa sia il desiderio di una donna. Un uomo malato di dipendenza , schiavo di un aspetto della vita che naturalmente è l’opposto del dovere e della schiavitù.
Sto raccontando di Luca, ha 50 anni , è un libero professionista, un uomo di bell’aspetto.
Luca soffre di dipendenza sessuale ,Sexual addiction, che in poche parole significa non avere più il controllo sul proprio comportamento sessuale e sulla ideazione su contenuti sessuali.
Luca ha preso consapevolezza solo da poco tempo di essere prigioniero di questa patologia che per molti anni ha confuso con aspetti culturali e sociali.
Ma in terapia mi dice alcuni dei suoi pensieri:
“Sono sdraiato accanto a questa donna che conosco appena
Non so bene perché sto qui e tantomeno so cosa ci faccia lei qui
Non so più se è desiderio o dovere
So che mi trovo qui che vorrei andare via ma non posso farlo
E so che la prossima volta sarà ancora così
Perché io non ho più il comando su queste cose. “
Pensava in maniera maschilista di essere un super uomo virile, un uomo capace di sedurre donne a ripetizione.
Si vantava con qualche amico poco evoluto di essere un latin lover.
E si nascondeva dietro presunti principi di Libertà sessuale.
Nel contempo viveva anche la sua vita di uomo sposato e di padre, con Beatrice che era del tutto ignara della problematica sessuale del marito.
Luca viveva una vita doppia : da una parte era l’uomo che lavorava e manteneva moglie e figli e dall’altra era il libertino sfrenato che concepiva ogni donna piacente potenzialmente sua , necessariamente da possedere.
Come è noto nella prassi clinica le forme di dipendenza se non vengono trattate peggiorano con il passare degli anni.
Infatti Luca peggiorava e iniziava ad avere qualche dubbio sul controllo della propria condotta sessuale.
Sempre più spesso si trovava incastrato in circuiti seduttivi con donne delle quali gli importava poco niente.
Iniziava ad avere qualche défaillance sessuale , che lo terrorizzavano e per scongiurare altri insuccessi si affidava alla chimica del viagra e di farmaci simili.
L’attività sessuale era in costante aumento, si proponeva a donne con le quali aveva un minimo di confidenza: dalla donna delle pulizie a qualche collega o anche mogli di conoscenti e amici.
A tutte si proponeva con seduttività millantando potenza e virilità.
Visto che riscuoteva e una buona rispondenza si ritrovava poi incastrato in circuiti ossessivi e ridondanti.
Per mantenere gli equilibri era costretto a vivere nella menzogna e nell’ipocrisia fino a perdere anche con se stesso l’autenticità.
A volte si disprezzava perché non sopportava di tradire moglie, amici e tutte le donne che avvicinava ignare della sua vita sessuale.
Disprezza se stesso e tentò una soluzione.
Per evitare di avere rapporti che poi lo avrebbero fatto sentire in colpa iniziò a masturbarsi.
Dapprincipio sembrava funzionare ma ben presto anche la masturbazione divenne un comportamento ossessivo.
Si masturbava ogni mattina appena arrivato in ufficio e poi continuava la sua sfrenata attività sessuale.
Bugie e tradimenti continuavano ad erodere la stima in se stesso.
Si avvicinò a perversioni per lui nuove con la speranza che gli producessero maggior stimolazione.
Il risultato finale fu un forte senso di solitudine e di pochezza interiore.
Si sentiva una persona da poco, le donne che portava a letto avevano oramai la contemporanea Valenza di essere una conferma e una squalifica.
Confermato come superuomo e nello stesso tempo squalificato come uomo di poco valore morale.
E a poco servivano le giustificazioni filosofiche sulla Libertà e sull’ edonismo.
Restava il fatto concreto che Luca aveva inquinato irrimediabilmente le sue relazioni più importanti con bugie, contraddizioni e bassezze che gli altri non conoscono, ma che delle quali lui aveva ben chiara consapevolezza.
Con la moglie riusciva a mantenere un rapporto superficiale. Non entrava in argomenti , per lui scivolosi, che avrebbero potuto destabilizzarlo, ma oramai gli intrecci relazionali con altre donne erano sempre più fitti ed era sempre più difficile mantenere il silenzio e l’anonimato.
Poi un giorno ,quasi per caso, sua moglie trovò due scatole vuote di viagra nel cestino della spazzatura e senza dire niente, iniziò a controllare i movimenti di Luca
In pochi giorni scoprì tante cose sul marito ,donne ,numeri di telefoni sconosciuti, prove inequivocabili di una miriade di relazioni e le conseguenze furono automatiche.
III
Il caso di Luca ci permette di fare alcuni accenni su quelle che possono essere le cause in origine dello sviluppo di una dipendenza sessuale.
Come ogni disturbo psichico le cause possono essere molteplici e la nascita o meno di una patologia si costruisce nell’intreccio degli elementi che è unico in ogni storia umana.
I dipendenti sessuali sono persone che non riescono ad avere il controllo sulla loro attività sessuale nonostante i costi sotto tutte le forme e le probabili conseguenze nefaste.
Tra le cause di questi disturbi possono esserci situazioni ambientali: persone che sono cresciute in ambiente di promiscuità sessuale, bambini che sono stati oggetti di attenzione o peggio ancora di abusi.
Oppure bambini che sono stati esposti precocemente a situazioni di sesso esplicito
Ricordo una paziente donna di 40 anni che quando era bambina, all’incirca all’età delle scuole elementari, era costretta ad accompagnare la mamma, malata psichiatrica, quando lei si prostituiva.
A volte stava in macchina, mentre la mamma aveva rapporti sessuali con i clienti, sedeva sul sedile posteriore, le veniva detto di guardare fuori dal finestrino e di non girare mai la testa.
Se ne stava zitta e ferma per tutto il tempo in cui la mamma consumava il rapporto sessuale.
In terapia mi raccontava dei rumori, dei sospiri ,delle parole che aveva tante volte ascoltato che oggi, da adulta, le ‘martellavano’ i pensieri.
Pertanto anche alcuni disturbi mentali possono causare dipendenza sessuale, in particolare i
disturbi maniacali o bipolari nella fase up possono alterare la condotta sessuale in maniera espansiva e sregolata
Anche determinati fattori sociali possono influire sul controllo della condotta sessuale : sentirsi respinti dal gruppo di appartenenza, emarginati , in solitudine cronica possono indurre la ricerca di compensazioni attraverso l’attività sessuale.
E non sono certo di minore importanza le relazioni familiari.
In special modo quando si instaura una relazione aggressiva tra mamma e figlio maschio.
Una mamma rigida , severa e nello stesso tempo bella e seduttiva , anche se in maniera inconsapevole, può infondere nel figlio un senso di attrazione ma anche rabbia irrisolta con conseguente senso di colpa.
Questo figlio, una volta cresciuto, potrebbe ricercare nella conquista di altre donne, una sostituzione, un feticcio, della mamma mai conquistata
E poi bisogna chiedersi anche che tipo di relazione di coppia sta vivendo la persona che si ammala di dipendenza sessuale,in tutte le dipendenze, il movimento iniziale sta nella ricerca di sanare una mancanza, alleviare una tensione ,un dolore e spesso cercare di soddisfare una rabbia che non trova altri sbocchi.
Nel caso specifico Luca c’è da dire che proviene da una famiglia caratterizzata da un padre potente a livello economico ma lontano affettivamente e anche fisicamente.
Il padre lavorava lontano da casa , ricopriva un ruolo istituzionale, tornava a casa solo il fine settimana e non sempre perché a volte era coinvolto a presiedere incarichi istituzionali a nome dell’ ente che rappresentava.
La mamma una donna che si era dedicata alla crescita del figlio e alla cura della casa. Una donna bella, socialmente confermata ,pilastro centrale della famiglia.
Luca in pratica è stato cresciuto solo da questa madre che era rimasta, anche in età adulta, la donna più importante della sua vita.
Altri elementi che possono essere stati significativi per lo sviluppo di un comportamento ipersessualizzato risiedono nella relazione di coppia con Beatrice, sua moglie.
Luca si era sposato e aveva messo al mondo dei figli, ma la relazione con la moglie era da sempre una relazione affettivamente part time.
Beatrice si trovava in equilibrio sulla relazione part time con Luca perché era ancora dipendente dalla famiglia di origine, lavorava nell’azienda di famiglia alle strette dipendenze di suo padre.
I rapporti parzialmente affettivi, quando con la nascita dei figli si solidificano in rapporti familiari generano facilmente crisi che possono essere manifeste o sotterranee.
Nel caso di Luca e Beatrice, la crisi crebbe in maniera sotterranea quasi non avvertita.
La distanza di coppia aumentava aggravata anche da una marcata diversità economica.
Beatrice lavorava con il proprio padre ed era molto ben retribuita e anche questo elemento aveva contribuito a ingenerare in Luca un crescente senso di inadeguatezza.
Con un padre potente e mai raggiunto, una madre importante mai completamente raggiunta, una moglie anche lei potente perché figlia di un uomo potente, Luca non aveva trovato altro modo, per affermare la sua potenza, che sedurre donne?
Una seduzione che era diventata coatta perché la ricerca di essere amato e confermato come uomo non poteva essere ottenuta con la confusione.
Confusione tra uomo e maschio, confusione tra amore e seduzione, confusione tra le tante donne raggiunte rispetto alla madre e alla moglie.
Come sosteneva Boszormenyi Nagy “ Non si può ottenere dalle relazioni con i pari quelle che costruiamo nella vita, ciò che non abbiamo ricevuto dai nostri genitori.”
Infatti Luca non solo non aveva trovato la conferma che cercava ma aveva didtrutto i rapporti che aveva faticosamente costruito ,in primis con la moglie.
E questo ingenerava in lui un aumentato senso di solitudine.
È evidente che questi pochi accenni sulla vita di Luca , sulla vita di un uomo sono solo una schematica visione di una realtà infinitamente più complessa.
Servono solo per tracciare alcune linee base per comprendere un disturbo così complesso come la dipendenza sessuale. Devono essere considerati segni a matita su una tela che dovrà essere riempita e colorata con mille particolari che solo la vita può dare
IV
Un’ultima riflessione riguarda gli aspetti culturali e sociali conseguenti alle dipendenze che accennavo sopra.
Beatrice, appena saputo dei tradimenti del marito ha scelto subito di separarsi anche se i tradimenti sono i sintomi di una malattia diagnosticata.
La risposta di Beatrice è stata una risposta di immediato allontanamento anche punitivo.
Sarebbe stata la stessa risposta di fronte ad un altro tipo di malattia?
È chiaro che nelle dipendenze in generale è presente la disapprovazione sociale: “ Se l’è voluta, sarà malattia ma a lui piace”.
Tutte le dipendenze hanno a che fare, almeno all’inizio ,con il piacere e questo fatto genera una disapprovazione sociale.
Ci sono sintomi accettati. E sintomi non accettabili. Ci sono sintomi considerati completamente alieni dalla persona e altri invece considerati facenti parte della personalità e in parte anche volontari come se fossero scelti dalla persona.
Le dipendenze fanno parte di questa seconda categoria.
Il tradimento tra l’altro tocca delle corde ancora più profonde che travalicano la connotazione che è insita nelle malattie e cioè l’involontarietà di un accadimento nefasto.
Il dolore del tradimento supera tutto .
Forse risiede anche in questo la difficoltà che è palese nel curare le dipendenze di ogni genere.
Come accade nelle malattie mentali importanti dove la presa di consapevolezza di essere malati è un passo importantissimo per iniziare a curarsi .
Così nelle dipendenze, la presa di consapevolezza, da parte della società ,che si tratta di una malattia, per sua natura involontaria sarebbe invece un passo molto importante per iniziare a curare meglio questi malati che , in quanto malati, sono persone sofferenti.
Alcuni riferimenti bibliografici
Borzomenji Nagy “Lealtà Invisibili Astrolabio 1980
Busoni M., Genere, sesso, cultura. Uno sguardo antropologico, Roma, Carocci, 2000.
Fausto-Sterling A. (a cura di), Corpi plurali: percorsi di antropologia tra sesso e genere, Milano, Milieu, 2020.
Freud S. “ Tre saggi sulla sessualità Boringhieri 1977
Goodman A. “ La dipendenza Sessuale approccio integrato” Astrolabio 2005
Lebruto A. “Dipendenza affettiva”Erikson 2023