Ulisse incatenato: il destino dell’Occidente
di Giacomo Dallari -Adorno e Horkheimer propongono Ulisse come immagine emblema dell’uomo occidentale civilizzato e assoggettato al sistema di dominio rafforzato e custodito dall’industria culturale
di Giacomo Dallari -Adorno e Horkheimer propongono Ulisse come immagine emblema dell’uomo occidentale civilizzato e assoggettato al sistema di dominio rafforzato e custodito dall’industria culturale
di Giacomo Dallari -Le narrazioni storiche conferiscono alla periferia una connotazione negativa che a livello linguistico vede al termine città contrapporsi quello di “non-città”
di Giacomo Dallari - Gli uomini, oltre a manifestare quello che viene definito, non certo senza limitazioni, pensiero razionale, sono l’unica specie che è in grado di produrre narrazioni e, in termini ancora più generali, cultura
di Giacomo Dallari - L’incontro con l’altro è immediatamente caratterizzato dall’impossibilità di considerare quest’altro ente come una cosa, cioè in base alla sua utilizzabilità e al suo essere solamente presente
di Giacomo Dallari - Corrompere la gioventù significa una cosa sola: tentare di fare in modo che la gioventù non ripercorra i sentieri già tracciati, che non sia semplicemente votata ad obbedire ai costumi della città, che possa inventare [...]
di Giacomo Dallari - e scienze umane, da sempre, hanno avvertito la necessità di interrogarsi sull’incontro con l’altro, sui contenuti che si mettono in gioco, sulle dinamiche che si instaurano e sulle strategie che possono implementare e aiutare il [...]
di Giacomo Dallari - Il concetto di presenza, quindi, segna una discontinuità tra noi e gli altri viventi nel segno della relazione e della comunicazione
di Giacomo Dallari - È capitato poche volte nella storia dell’uomo che una condizione fosse così generalizzata da caratterizzare l’intero pianeta come quella dovuta alla pandemia tutt’ora in corso
di Giacomo Dallari - affermare che una serie di azioni siano state emesse da qualcuno volontariamente e intenzionalmente, è frutto di un percorso inferenziale di ricostruzione interpretativa che deve tener conto della situazione nel suo complesso.
di Giacomo Dallari - Esiste quindi una sorta di discontinuità tra conoscenza, coscienza e comportamento. Le motivazioni potrebbero essere moltissime e molte delle quali sono del tutto naturali e umane.
di Giacomo Dallari - Ognuno di noi è chiamato a ragionare all’interno di un orizzonte storico e culturale, composto da una serie di presupposti ereditati che, spesso, possono trasformarsi in pregiudizi e, quasi certamente, possono limitare la nostra conoscenza [...]
di Giacomo Dallari - Tutta la letteratura per bambini, quando prende forma per davvero, non evita le emozioni, non ne censura nessuna, non ignora la complessità e non la sottovaluta
di Giacomo Dallari - La conoscenza dei limiti insiti in ogni processo di osservazione è quindi uno strumento operativo vero e proprio che si traduce nella capacità di guardare l’altro portandosi dietro la propria esperienza
di Giacomo Dallari - Nessuno di noi, infatti, può provare la stessa paura dell’acrobata, ma può rendersi conto della sua paura, ognuno con il proprio sentire, e può provare a riconoscere la sua emozione e, insieme, viverla come vera, [...]
di Giacomo Dallari - Kafka, probabilmente come nessun altro autore del Novecento, ha descritto l’angoscia del vivere – intimo e privato – in una società opprimente, che non ti riconosce, non ti vede, alienante ed opprimente.
di Giacomo Dallari - Sarebbe fin troppo facile citare le parole attribuite a Isaac Newton quando ci disse che costruiamo troppi muri e non abbastanza ponti e uscirne indenni e intonsi.
di Giacomo Dallari - Le tre metamorfosi descritte dal Nietzsche nemico del peso e della gravità sono le tappe di questo percorso di riappropriazione del senso della vita
di Giacomo Dallari - Ma siamo davvero sicuri che, nell’atto della comunicazione umana, prima ancora dei contenuti di ciò che andiamo affermando, non vi sia qualcosa di più profondo che debba essere preso in considerazione e che riguarda, in [...]
di Giacomo Dallari - L’ideale del mentitore è una coscienza cinica, che afferma dentro di sé la verità, la nega nelle parole, e nega per se-stessa questa negazione». Questo, a pensarci bene, ricalca fedelmente l’idea della bugia come [...]
di Giacomo Dallari - La linearità dei percorsi scolastici, che per molti decenni ha caratterizzato i nostri sistemi di istruzione, ha lasciato il campo ad una visione della formazione e dell’educazione maggiormente circolare, dinamica e sistemica nella quale i [...]
di Giacomo Dallari - Oggi, al contrario, ciò che ci spaventa ha perso il carattere mostruoso, ha abbandonato la ripugnanza estetica e la deformità che terrorizza.
di Giacomo Dallari - Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state effettivamente e la memoria cessa di essere un qualcosa per divenire un luogo
di Giacomo Dallari - È possibile immaginare qualcosa oltre la pura corporeità e ammettere l'esistenza di qualche altra componente non-corporea che riguarda e interessa l'uomo? E inoltre, se ciò fosse vero, in quale modo questa dimensione potrebbe essere studiata [...]
di Giacomo Dallari - Il rischio è quello di esporre i giovani a delle prove eccessive che non sono in grado di gestire....
di Giacomo Dallari - L'idea che l'individuo non sia una struttura unitaria, non è certo nuova e in tempi più recenti ha avuto sviluppi interessanti.