Il corpo dell’io
di Gianfranco Pecchinenda -Uno dei grandi paradossi degli studi sulla coscienza concerne la ricorrente ambiguità nei confronti del corpo
di Gianfranco Pecchinenda -Uno dei grandi paradossi degli studi sulla coscienza concerne la ricorrente ambiguità nei confronti del corpo
di Gianfranco Pecchinenda -l’azione umana è prevalentemente determinata dalla biologia oppure esistono margini di scelta tali da poter parlare di un libero arbitrio fondato sulla psicologia individuale?
di Gianfranco Pecchinenda -Avere un approccio fenomenologico significa dunque sforzarsi di considerare ciò che ci si presenta e descriverlo nel modo più accurato possibile
di Gianfranco Pecchinenda - Oggi l’eredità genetica non è più considerata come un destino irrevocabile. Anche i più recalcitranti tra i biologi tradizionalisti hanno oramai cessato di crederci.
Gianfranco Pecchinenda - Quando si cerca di essere sempre razionali, allora si rischia di farsi trovare impreparati!
di Gianfranco Pecchinenda - Quando ci troviamo nella situazione di dover spiegare a qualcun altro i motivi che ci hanno spinto a scegliere un comportamento piuttosto che un altro, il più delle volte ricorriamo ad una narrazione.
di Gianfranco Pecchinenda - La realtà, nonostante sia il frutto di un sempre rinnovato sforzo collettivo, resta in gran parte una faccenda molto soggettiva
Gianfranco Pecchinenda (FRA/ITA/ENG)- Comment parvenir à communiquer le sentiment de solitude d'un homme qui, après des mois ou des années de confinement bestial, privé même d'un objet apparemment insignifiant comme un miroir avec lequel s'observer, découvre à travers le [...]
di Alberto Basoalto - Chiunque, prima o poi, si trova nelle condizioni dell’impostore, ovvero di colui che non si sente a pieno agio nella posizione o nel ruolo che è costretto a dover impersonare.
di Gianfranco Pecchinenda - Indubbiamente la coscienza comporta una sorta di consapevolezza dell’io e quest’ultimo integra in sé tutto ciò che la coscienza ha da offrire, ma questa continua a non essere sovrapponibile all’io, almeno non del tutto.
di Gianfranco Pecchinenda - Dobbiamo approcciarci sempre con molta cautela alle questioni che riguardano la parola coscienza, compresi i significati che tale concetto suscita
di Gianfranco Pecchinenda - La teoria sociologica della secolarizzazione, sostiene Berger in questo suo lavoro, sembrerebbe non riuscire più a dare conto di tutta una serie di fenomeni contemporanei, e si rende sempre più necessario elaborare un nuovo paradigma
di Alberto Basoalto - (FRA/ITA) Le roman, pour moi, est une sorte de conscience. Un outil évolutif dont nous nous sommes dotés pour aiguiser nos facultés de perception. Comme tous les arts, il nous rend plus aptes à la [...]
di Gianfranco Pecchinenda - non è così sorprendente se un cervello che si è sviluppato per soddisfare delle dipendenze indispensabili possa sbagliare oggetto e sviluppare una dipendenza per un’altra cosa.
di Gianfranco Brevetto - Il senso di ciò che facciamo, lo possiamo comprendere solo a posteriori. Solo dopo ci si accorge di come, molto spesso, le grandi decisioni siano maturate a seguito di scelte irrazionali, non meditate, se non [...]
di Gianfranco Pecchinenda - Noi sociologi abbiamo ereditato, dai fondatori della nostra disciplina, una prospettiva di analisi del comportamento umano fondata su un paradigma ampiamente condiviso, quello dello strutturalismo
di Gianfranco Pecchinenda - Il ruolo è una gabbia che però è anche una fonte di libertà: avere un ruolo significa fornire la propria vita di un significato socialmente accettato.
di Gianfranco Pecchinenda - Le mura dividono, dualizzano il mondo, obbligandoci a forme di semplificazione schematiche della realtà che, almeno in linea di principio, sembrerebbero non ammettere porosità.
di Gianfranco Pecchinenda - quali nuove verità possono oggi rivelarci le nuove scienze sulla verità e la menzogna dell’io, della coscienza e della mente, rispetto ai grandi contributi e alle brillanti intuizioni della filosofia e della psicologia degli ultimi [...]
di Gianfranco Pecchinenda - nell’esistenza umana ogni cosa, ogni essere, ogni esperienza deve necessariamente essere definita. Il linguaggio, le parole, i nomi hanno innanzitutto questo compito: eliminare la possibilità stessa dell’indefinito. Nomos significa denominare, delimitare, regolamentare. L’atto di nominare [...]
di Federica Biolzi - sia dal punto di vista della sociologia dell’identità, sia dal punto di vista delle neuroscienze, si converge sul fatto che l’uomo, quando agisce, è dotato di schemi narrativi che, in termini neuroscientifici, potremmo definire [...]
di Gianfranco Pecchinenda - spesso capita che l’essere umano si distragga, deragli dai compiti previsti e si ritrovi a soffermarsi su qualcosa che lo incuriosisce. Può capitare che egli si affacci ora su una sponda, ora su un’altra a [...]
di Gianfranco Pecchinenda - Forse sono proprio i nomi la nostra unica arma per combattere la morte; sono i nomi la nostra anima.
di Gianfranco Pecchinenda - Recentemente il neurofisiologo francese Alain Berthoz ha proposto una lettura particolarmente originale utile alla chiarificazione di questi temi, coniando peraltro un neologismo : la vicariance...
di Gianfranco Brevetto Una serie di accadimenti, spesso piccoli particolari, s’impongono al cameriere Gregorio nella trama di questo racconto che si propone con un incipit temporale, proprio come il più famoso racconto dell’autore al quale si vuole rendere [...]