Quando è accaduto?
di Silvia Rosati - Quando e come, mi chiedo, deve essersi creata quella frattura così profonda tra anima e corpo?....
di Silvia Rosati - Quando e come, mi chiedo, deve essersi creata quella frattura così profonda tra anima e corpo?....
intervista di Federica Biolzi - Io non posso esprimermi concettualmente in ambito psichico. Nell’ambito psichico ho bisogno di immagini, di miti, di figure e di scenari che non sono concettuali...
intervista di Gianfranco Brevetto - La verità è che noi siamo, e non siamo, il nostro corpo. Noi non potremmo essere neanche anima se non ci fosse la strutture del nostro corpo, ma d’altro lato il nostro [...]
di Elisa Puvia - Le società occidentali pongono molta importanza alla bellezza fisica e al suo ruolo quale mezzo per ottenere importanti risultati. L’aspetto fisico di una donna ed in particolare il modo in cui gli altri lo valutano, [...]
di Giacomo Dallari - È possibile immaginare qualcosa oltre la pura corporeità e ammettere l'esistenza di qualche altra componente non-corporea che riguarda e interessa l'uomo? E inoltre, se ciò fosse vero, in quale modo questa dimensione potrebbe essere studiata [...]
intervista di Francesca Rifiuti - Si può dire che viviamo in una bolla alimentare, in cui la nostra più grande preoccupazione è che ciò che ingeriamo sia sicuro e salutare.
intervista di Gianfranco Brevetto - L’anima, che appartiene a tutti gli uomini, ha spazi enormi per accogliere in sé una ricchezza che si articola in emozioni, sentimenti e pensieri...
di Pascal Neveu - La palestra è una regola di vita, gli Apolli e le Afroditi appaiono sulle copertine delle riviste, sfilano sulle passerelle delle fashion week, dorano i propri corpi sulle spiagge più belle del pianeta, alimentando [...]
di Primavera Fisogni - I risultati teorici fin qui raggiunti, attraverso il metodo dell’osservazione fenomenologica sono il punto di partenza di alcune considerazioni a favore dell’immortalità dell’anima personale, individuale, immateriale e trascendente.
di Gianfranco Pecchinenda - Forse sono proprio i nomi la nostra unica arma per combattere la morte; sono i nomi la nostra anima.
di Gianfranco Giudice - siamo abituati a pensare alla filosofia come ad una attività intellettuale che di tutto si occupa tranne che del corpo; il grande Platone non ci ha insegnato forse che la filosofia è educazione alla [...]
intervista di Gianfranco Brevetto - "Io non so cosa ci sarà, credo alle promesse di Dio che ci sia qualcosa, ma non sono in grado di immaginarlo e di comprenderlo. E tutto sommato non ne sento particolarmente il bisogno. [...]
di Salvatore Inglese - Gea la si può immaginare solo in questa proliferazione incontenibile e nella creazione rinnovata di forme diverse e irriducibili all'Uno: al punto da incubare una follia fondamentale dell'umano che, per sfuggire all'angoscia del Molteplice, [...]
di Traki Zannad Bouchrara - il corpo violento, un corpo folle. Si nutre di orrore ; colpisce dappertutto, non importa dove o come. Questo registro rappresenta un campo di analisi ignorato e sotto analizzato nelle ricerche approfondite delle scienze [...]
di Regina Rensi e Barbara Gualco - Possiamo pensare alla violenza come uno dei tanti modi con cui le persone interagiscono e si mettono in contatto. Quotidianamente intessiamo relazioni con altre persone e questo può avvenire attraverso [...]
di Tullia Toscani - La concezione olistica dell’esistenza porta inevitabilmente a concepire il rapporto mente-corpo come un insieme che può essere rappresentato solo con metafore. Nell’atto di descriverlo si entra inevitabilmente nella sua scomposizione e riduzione.
di Federica Biolzi Il giovane protagonista del libro di Lisa Willamson, “L’Arte di essere normale” è David Piper un ragazzo di quattordici anni. David, oltre alle problematiche proprie dell’età preadolescenziale, presenta alcune differenze che stenta ad accettare. La sua [...]
Di recente pubblicazione il secondo volume di Déjà vu Salvatore Inglese e Giuseppe Cardamone, Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica, Edizioni Colibrì, Paderno Dugnano (MI), 2017 Salvatore Inglese e Giuseppe Cardamone, Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria [...]
Verranno analizzati la personalità del criminale e l’influenza del contesto familiare e relazionale, evidenziando i nuovi contributi derivanti delle teorie biologiche, dagli sviluppi delle teorie dell’attaccamento e dagli studi dell’influenza dell’ambiente precoce sulla personalità del criminale. Il corso vuole, [...]
di Silvia Rosati - nei viaggi virtuali, che ho compiuto sempre più spesso di recente, ho trovato quello che cercavo , ma troppo spesso ho trovato o mi sono imbattuta in quello che non volevo, in una molteplicità di [...]
di Pascal Neveu - il bambino virtuale diventa un essere e si pone una domanda fondamentale, esistenziale: chi sono io senza lo sguardo dell’altro, in primo luogo quello dei mei genitori?
di Federica Biolzi - Il cittadino italiano perfetto, che sarebbe più atto ad affrontare le sfide della società della comunicazione, dovrebbe essere un super-parlante che conosce il dialetto, l’italiano e almeno una lingua straniera ...
di Francesca Rifiuti - Quando ho incontrato Anneke per la prima volta, mi è sembrata fin dal primo momento molto stanca e demotivata...
di Elisa Puvia - Il fenomeno del bullismo, indipendentemente dalla sua portata numerica, resta un fatto serio, grave, importante, che risucchia la vittima in una spirale di dolore, di vergogna e sensi di colpa che possono portare a conseguenze [...]
di Monica Pratelli - Mancano l’ascolto del respiro dell’altro, la lucentezza dello sguardo, la modulazione della voce e né gli emoticon né la quantità dei punti esclamativi possono colmare questo vuoto...