EXAGERE RIVISTA - Luglio - Agosto - Settembre 2024, n. 7-8-9 anno IX - ISSN 2531-7334

Dieu en Freud, ou le retour du Divin Refoulé dans le projet scientifique de la psychanalyse

par Thémèlis Diamantis - L’invisible n’a évidemment jamais eu pour Freud la dimension métaphysique ou supra-sensible qu’il possède notamment au sein d’une tradition allant de Platon, au néo-platonisme et jusqu’à Saint Augustin

Imparare ad amare ciò che non scegliamo. Intervista a Rossella Fabbrichesi

di Gianfranco Brevetto - Nella nostra tradizione di pensiero vita e potenza sono strettamente unite, tanto che la peggior angoscia per l’uomo d’Occidente consiste nell’essere costretto a vivere una vita in cui a dominare siano l’impotenza e la mancanza [...]

L’arrogante è un falsario di se stesso. Intervista a Giuseppe Civitarese

di Federica Biolzi - Nella relazione terapeutica, la cura passa per il riconoscimento reciproco, che però, appunto, non può limitarsi alla ‘correttezza politica’ ma deve tramutarsi in essenza in un legame affettivo.

Questo è l’unico mondo possibile? No, è l’unico reale. Intervista a Maurizio Ferraris.

di Gianfranco Brevetto - Il torto di Pangloss stava nel credere che il mondo reale fosse anche il migliore dei mondi possibili, ed è un errore che nessuno di noi, credo, commetterebbe mai.

La “fallacia dei giovani d’oggi” come ostacolo al dialogo intergenerazionale

di Bruno Mastroianni -In una classe di liceo, da qualche parte nel territorio italiano, entrano due formatori esterni per tenere una lezione di educazione digitale. Il professore li accoglie, li presenta agli studenti e poi aggiunge ad alta voce [...]

L’adolescenza è come un cactus molto fragile. Intervista a Tiziana Iaquinta

di Federica Biolzi - Più che di fragilità dell’educazione si tratta dell’evidenza di una crisi dell’educativo in atto da tempo e che riguarda diversi aspetti: genitorialità, famiglia, scuola, società e, per alcuni versi, la fiducia stessa nell’educabilità della persona [...]

Di fronte a questa grande crisi, occorre cominciare da sé ma non finire con sé. Intervista a Romano Màdera.

di Gianfranco Brevetto - Perché partire da sé? Ma perché ogni fondamento dei nostri progetti e della nostra visione del mondo è stato corroso e consumato da ogni tipo di critica. Non da oggi.

Circolo Vizioso. Il Covid-19 e il ritorno del modello pre-classico di divenire

di Primavera Fisogni - Gli egiziani antichi avevano cara una parola su tutte, perché in essa riponevano il senso stesso della loro vita e la speranza del loro futuro ultraterreno: ḫpr. Raffigurava uno scarabeo.

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